N°43
Forte è l’impatto sull’osservatore delle immagini in bianco e nero che ritraggono le colossali sculture di Beniamino Simoni (1717-1787) della Via Crucis di Cerveno. Il fotografo Giacomo Nuzzo, di Fara d’Adda, mette a confronto nella sua Via Crucis, la SANTA CRUS, le possenti figure lignee realizzate da Simoni per il Santuario di Cerveno con la Via Crucis vivente, una coinvolgente rappresentazione popolare cui, con cadenza decennale, prende parte l’intera comunità di Cerveno.
Le opere di Simoni sono impressionanti per forma, colore ed espressività, ma un’impressione ancora maggiore è quella suscitata dalle persone che prendono parte alla via Crucis Vivente che, di stazione in stazione meditando, compiono il medesimo percorso di Cristo divenendo così essi stessi parte della Passione.
Nello spazio di un decennio chi aveva preso parte all’evento da bambino vi prende ora parte da adulto, così la giovane donna è ormai divenuta adulta; le persone invecchiano e assumono cosi nella Via Crucis, di tempo in tempo, ruoli diversi prendendo parte alla passione di Cristo ogni volta da una prospettiva diversa. Lo sguardo si amplia e con esso cresce anche la comprensione di ciò che Gesù ha fatto per noi: ha donato la sua vita pro nobis – per amor nostro. Le persone che prendono parte alla passione di Cerveno, ma anche coloro che si trovano ai margini della strada e seguono il corteo con lo sguardo, vengono inevitabilmente coinvolti in questo evento. Alla passione di Cristo – sia essa scolpita o vivente – non nessuno si può sottrarre!
Msgr. Dr. Bernhard Kirchgessner
Artisti:
Giacomo Nuzzo