N°9
30 aprile – 22 maggio 2011
Brescia, San Zenone all’Arco
Angela Naspro, che vive ed opera a Brescia, presenta per la prima volta al pubblico l’impegnativo ciclo Maria è il suo nome, appena ultimato, composto da dodici grandi tavole che ripropongono altrettanti momenti della vita della Vergine. Attraverso questi l’artista ripercorre con forme e colori l’incontro tra Dio e l’umanità, scandagliando nel contempo il suo personale rapporto con Dio.
L’equilibrio delle composizioni, la finitezza formale, il ritmo della successione narrativa sono pertanto l’esito finale di un lungo e difficile lavoro interiore, tradotto in composizioni di raffinata pulizia formale, che utilizzano i convenzionali schemi narrativi del linguaggio iconografico come strumento per innervare il linguaggio visivo.
Dopo una prima personale a Brescia, nel 1982, Angela Naspro ha consolidato il naturale talento creativo seguendo dal 2001 i corsi di pittura di icone presso l’Abbazia di Maguzzano, con esiti che l’hanno portata alla produzione di numerose tavole di ottima fattura, esposte in varie occasioni e culminate nel 2005 con la personale a San Felice del Benaco, dove accanto a queste, realizzate secondo i canoni tradizionali dello stile russo, espose originali opere a sbalzo liberamente ispirate a temi sacri. Nel 2009 realizza la Madre di Dio, da cui prenderà il via l’intero ciclo mariano oggi allestito in San Zenone, cimentandosi nel grande formato (180×75 cm) che sarà poi lo stesso per tutte le dodici tavole, ricche di riferimenti simbolici e temi desunti dalla tradizione iconica, ma al tempo stesso concepite e lavorate con autonomia di scelte tecniche e libertà espressiva..
I soggetti tradizionali, tratti dalla narrazione evangelica o ripresi dalla tradizione mariana, sono spesso liberamente trattati, a formare le tappe di una vicenda che si snoda ininterrotta, da una tavola all’altra, accostando l’oro bizantino delle aureole a cromatismi equilibrati ed essenziali, formando un quieto racconto concentrato sulla dolce e forte femminilità di Maria,.
Al culmine del percorso Maria oggi, dove, in una moderna Maestà, è l’umanità che ancora, dopo duemila anni, riconosce in Maria la Madre.
Ad Angela Naspro il coraggio di osare una pittura figurativa, con una narrazione del sublime condotta con umiltà e con forza, riuscendo a riproporre nel nome di Maria gli stilemi della antica tradizione cristiana nella veste della sensibilità contemporanea che ancora sente l’appartenenza a quei valori.
Carmela Perucchetti
artisti:
Angela Naspro