N°24
2-17 novembre 2013
Brescia – San Zenone all’Arco
Nelle sue carte Marco Tancredi, artista bresciano da tempo presente nel panorama espositivo con la sua originale produzione di graphic designer, sta nel tempo dando forma ad un personale quanto coinvolgente linguaggio poetico di riflessione sul mondo e sull’uomo attraverso un gioco di frammenti che diventano metafora dell’esistere, come brandello di memoria non fine a sé stesso, ma piccolo irripetibile patrimonio di identità. Ogni carta prende forma come passo finale di un ampio processo di ricerca, di selezione tra vecchi documenti e immagini fotografiche, di cui l’artista si appropria salvando particolari significativi e accostandoli a disparati materiali cartacei delle più varie provenienze su cui interviene pittoricamente. Lo spazio bidimensionale si compone così di più elementi incollati, affiancati e sovrapposti, sapientemente equilibrati a scandire visivamente un pensiero poetico, dove forma e colore, ritaglio o strappo assumono forza e senso nel contesto dell’intera composizione. Il ciclo Lo sguardo è un “guardare oltre”, allarga la prospettiva dal personaggio soggetto dell’opera inserendolo in un più complesso contesto cromatico. Il frammento fotografico, spesso defilato rispetto al centro ottico della composizione pur restando in armonia con le diverse parti, isola un punto di vista, fermato dallo scatto e così inesorabilmente consegnato al passato, ma anche lavorato da colpi di forbice, che accentuano la dimensione del ricordo, del sogno affiorato che porta con sé valenze che parevano perdute. Lo sguardo, che dà il titolo alla serie, non è solo quello dell’immagine misteriosamente emersa dall’oblio, diventa il nostro, capace di far rivivere volti, persone, atteggiamenti famigliari nelle figure che in un gesto raccontano uno spiraglio di sé. Un lavoro di ricostruzione per cenni, sostenuto allo stesso tempo da una affettuosa condivisione e talora dal sottile distacco dell’ironia nel gioco di accostamenti e rimandi. In questa serie, appositamente realizzata per l’esposizione in San Zenone, Marco Tancredi dà corpo ad un lavoro visivo lucidamente coerente, teso tra passato e presente, per ricostruire il filo ininterrotto del tempo, delle cose e delle persone, di quel patrimonio comune che dà senso all’esistenza.
Carmela Perucchetti
artisti:
Marco Tancredi