335.13.70.696 info@artelestelle.it

N°0

12 dicembre 2009 – 6 gennaio 2010
Brescia, San Zenone all’Arco Brescia, Chiostro di San Giovanni evangelista Brescia, Centro Mater Divinae Gratiae

L’Associazione per l’Arte Le Stelle nasce dal desiderio di promuovere e diffondere il multiforme messaggio visivo contemporaneo, creando nello stesso tempo occasioni di incontro e scambio di idee tra gli artisti, nel segno lanciato dal profetico messaggio sull’arte del grande pontefice bresciano Paolo VI, recentemente rilanciato con forza e proseguito da papa Benedetto XVI lo scorso 21 novembre 2009 nell’incontro con duecentocinquanta artisti nella Cappella Sistina.
In questa sede, all’interno del suo ampio discorso, il pontefice cita una frase di Braque: “L’arte è fatta per turbare, mentre la scienza rassicura”, intendendo che “la bellezza colpisce, ma proprio così richiama l’uomo al suo destino ultimo, lo rimette in marcia, lo riempie di nuova speranza, gli dona il coraggio di vivere fino in fondo il dono unico dell’esistenza. La ricerca della bellezza – prosegue – evidentemente non consiste in alcuna fuga nell’irrazionale o nel mero estetismo.” Qui sta il nodo che scioglie ogni possibile fraintendimento: la bellezza non è un rifugio aleatorio dal mondo, ma piuttosto una conquista della mente e del cuore umano, che va cercata, e raggiunta come un bene prezioso.
Il lancio del tema Verso le Stelle attraverso l’endecasillabo finale delle tre cantiche dantesche è stato accolto e capito dagli oltre novanta artisti che hanno risposto collocandolo nella giusta dimensione, cercando di indagare in modo nuovo le possibilità di una espressione visiva non didascalica o accessoria al testo dantesco, al contrario adesione autonoma ad un messaggio di progressiva ricerca, fino ad alzare lo sguardo alla bellezza del cielo stellato come immagine dell’infinito.
Tra le opere in mostra, tutte inedite e nella quasi totalità realizzate per l’occasione, sono presenti dipinti, disegni, tecniche miste con assemblaggi di materiali diversi, tecniche incisorie e grafiche, collages, fotografie, sculture in marmo, bronzo e ferro, oggetti d’arte, a segnalare scelte tecniche diversissime, corrispondenti a modi di comunicazione visiva e linguaggi personali che spaziano dalla figurazione all’informale, dall’allusione simbolica alla sintesi concettuale, dalla poesia visiva all’elaborazione della parola, che come segno avvalora e contemporaneamente prende forza nel contesto pittorico.
Nell’apparente contrasto di una tale varietà di espressioni artistiche, il tema di riferimento Verso le Stelle fa emergere nella coralità dell’insieme la ricerca della luce o, talora, la sofferta coscienza della sua perdita, rivelando, come improvvisi bagliori, percorsi di vita interiore dell’artista. 
Ottantanove tessere di un mosaico (due opere sono state elaborate da una coppia di artisti), forse più simili ad uno sciame dai contorni mutevoli, pieno di energia vitale: dopo una lunga immersione in questi minuscoli specchi del cielo, questa è la prima immagine che si offre allo sguardo esterno.
È anche l’emozione di sperimentare le parole di papa Paolo VI agli artisti, pronunciate profeticamente, nel 1964, nel celebre incontro nella Cappella Sistina: “la vostra arte è proprio quella di carpire dal cielo dello spirito i suoi tesori e rivestirli di parola, di colori, di forme, di accessibilità”. In quella frase ardita, ripresa e condivisa dall’attuale pontefice, si riconosce al messaggio artistico valore di universalità e soprattutto di verità, in un mondo in cui l’offerta e la domanda di creatività viaggiano spesso seguendo altri binari, altri stimoli, altre motivazioni.
Benedetto XVI cita a tale proposito il teologo Hans Urs von Balthasar nel testo di apertura della sua grande opera intitolata Gloria. Un’estetica teologica: “La nostra parola iniziale si chiama bellezza. La bellezza è l’ultima parola che l’intelletto pensante può osare di pronunciare, perché essa non fa altro che incoronare, quale aureola di splendore inafferrabile, il duplice astro del vero e del bene e il loro indissolubile rapporto.” Osserva poi “Essa è la bellezza disinteressata, senza la quale il vecchio mondo era incapace di intendersi, ma che ha preso congedo in punta di piedi dal moderno mondo degli interessi, per abbandonarlo alla sua cupidità e alla sua tristezza. Essa è la bellezza che non è più amata e custodita nemmeno dalla religione” E conclude “Chi, al suo nome, increspa al sorriso le labbra, giudicandola come il ninnolo esotico di un passato borghese, di costui si può essere sicuri che – segretamente o apertamente – non è più capace di pregare e, presto, di amare”. “La via della bellezza – sottolinea Benedetto XVI – ci conduce, dunque, a cogliere il Tutto nel frammento, l’Infinito nel finito, Dio nella storia dell’umanità.” 
Verso le Stelle: alcuni artisti hanno risposto concentrandosi sul tema del volgere lo sguardo verso l’alto, là dove terminano i confini dell’umano e si apre la visione dell’universo, con la sua carica di vita e di mistero. Codici espressivi e linguaggi personali per dare forma alle galassie, ai percorsi immaginifici delle stelle, ma anche al sublime ordine dell’universo tradotto in luminose geometrie, al buio misterioso della notte, allo spettacolo della stella mattutina sul crinale del monte Guglielmo, istante di eternità fissato dall’occhio fotografico.
Compare anche il desiderio, nel pensiero alle stelle, di un ritorno a ciò che è puro, alla trasparenza del cristallo, ad una sopita ma non perduta innocenza di cui riappropriarsi, fino a giungere ad una lettura mistica, ad una possibile traduzione in immagine del “verbum”, del soffio creatore di Dio. Ma è anche l’attualissimo vagare disorientato dei magi, nella difficile ricerca della direzione da seguire, è la stella nascente della potenza cinese sulla copertina di Time, è la delicata figura femminile alla finestra, assorta davanti al buio della notte, è il cammino infernale della contemporaneità, stretta nella morsa di una difficile convivenza. O il senso di inadeguatezza dell’uomo, nella sua povera materialità, di fronte al respiro dell’universo.
Verso le Stelle: una proposta che intende abbracciare con l’arte visiva anche la musica, con il raffinato concerto inaugurale che seleziona, nel vastissimo repertorio della musica sacra, brani di rara esecuzione sul tema delle stelle, nel desiderio di comporre qualche frammento di quell’ “Infinito”, utilizzando il tempo e le modalità dell’oggi, ma cercando al tempo stesso un ponte con le radici della nostra cultura, nel respiro altissimo dei versi di Dante e nella armonia della polifonia antica. 
Verso le Stelle è l’occasione per riproporre il testo integrale Altissimi Cantus, composto in latino (con traduzione italiana), motu proprio di papa Paolo VI in occasione del centenario della nascita di Dante Alighieri, nel 1965, appassionato contributo alla cultura dantesca del grande pontefice. 
Verso le Stelle: nel progetto di questa mostra c’è una precisa traccia suggerita agli artisti: l’invito in piena libertà a ripercorrere, attraverso la poesia dantesca, il cammino di Dante, riscoprendone la forza e il valore universale.

E quindi uscimmo a rivedere le stelle. Così chiude l’Inferno: da un pertugio tondo, Dante e Virgilio, dopo tanta oscurità rivedono le stelle, ossia la volta celeste, che apparirà nell’ora che precede l’alba, ancora stellata, ma già azzurra, all’inizio della nuova cantica (Purg I , 13,24). 
È il verso scelto dal più nutrito gruppo di artisti, forse per la capacità di sintetizzare in un solo endecasillabo l’uscita, la speranza, la fine del percorso buio in un rinnovato sentimento di libertà. 
Visioni fedeli al contesto della Commedia propongono Dante e Virgilio sul limitare di paesaggi di luminosità lunare, privilegiando l’aspetto di statica contemplazione della volta celeste, talora carica di stupore, talaltra di attesa o di mistica solitudine di fronte al mistero.
Altre opere privilegiano piuttosto il senso dell’uscita, della riconquista dello spazio aperto dopo la costrizione del buio del male, nel lento passaggio cromatico dal buio alla luce, o il difficile percorso di purificazione, ora irto di croci e asperità, ora rappresentato come dedalo di strade inestricabili, che rendono infinitamente lontano il varco d’uscita. Il risalire dalla condizione di peccato è pure presente in forma di simbolo nella sequenza verticale di cerchi frantumati che culminano in una stella integra.

Puro e disposto a salire le stelle. La chiusa del Purgatorio vede Dante muoversi con Beatrice, che lo accompagnerà nel Paradiso, puro, rinnovato nell’intimo, e disposto, ossia privo d’impedimento, a salire le stelle, cioè a proseguire il cammino verso la realtà divina.
La purezza è uno dei temi privilegiati, nelle fattezze dei bambini, nella lucente meraviglia di un grumo di vetro nel legno segnato e tormentato dal tempo, di un dolente volto africano o nella visione rarefatta dei fiumi Lete ed Eunoè, acque purificatrici necessarie al passaggio verso il Paradiso
La salita, il tendere al cielo è nel visionario volo di cavallo e cavaliere, mentre la stella cui tendere irrompe stilizzata, in più versioni, nello spazio dipinto; ma è il varco, la strada che si apre verso l’oltre a diventare oggetto di riflessioni diverse. C’è anche la parola dipinta, nella musicalità dei versi danteschi, a dettare una pacificante sinfonia di colori e suoni. 

L’amor che move il sole e l’altre stelle. La parola che chiude il poema, stelle, è la stessa che brilla alla fine delle prime due cantiche. Uscendo dall’Inferno, quelle luci sono appena intraviste, lontanissime eppure infondenti speranza. Alla cima del Purgatorio esse sono già diventate meta sicura, che si è pronti e vicini a raggiungere. Qui, al termine dell’ultima cantica, il poeta è come assimilato ad esse, fatto partecipe della loro vita celeste e del loro splendore.
Alcune opere traggono forza ed equilibrio dalla forma circolare, simbolo ancestrale di Dio, della sua non finitezza, di quel “movere” degli astri in un ordine superiore. Dinamismo della forma, in vortici ascensionali, si confronta con visioni statiche, che inducono alla contemplazione, È la “rosa mistica”, configurazione umana e poetica dell’inesprimibile. 
Ma compare anche il senso di un’immersione nello spazio – tempo, che abbraccia l’essenza stessa della vita, il viaggio di Dante e, con lui, di ogni uomo, alla ricerca della Verità. 
Tale percorso si evidenzia nella sua completezza nella scelta di alcuni artisti che hanno inteso dipanare il messaggio dantesco in sequenza, con dittici o trittici, in cui il emerge il senso della progressiva purificazione ed ascesa in suggestivi passaggi.
Suggestiva, nell’estrema sintesi proposta, la serie di tre libri d’artista in cui il cielo stellato si fa parte per il tutto, incorporando e sublimando l’intero messaggio dantesco: CANTIcheRISPLENdono.

Infine, qualche considerazione più personale: questa mostra è un segno grande di vita, di passione per il fare arte, la scelta deliberata e corale di un’esperienza di bellezza: un segno, spero, non inutile allo sguardo esterno, e certamente non al mio in particolare che, tanto esterno, non è, almeno da quando, ormai da parecchi anni, con Fausto abbiamo scelto di condividere il cammino di tanti amici artisti: noi con le parole, l’accoglienza della loro ricerca, la comprensione delle difficoltà, il desiderio di diffondere il loro messaggio, loro donandoci un arricchimento continuo di bellezza, di penetrazione di mondi interiori che, attraverso forme e colori, diventano patrimonio comune.
Per una volta., mi va di esserci un po’ anch’io, in questo scrivere del lavoro che gli artisti hanno prodotto. Ho chiesto il permesso a Fausto, il mio Virgilio, che conduce il timone di questa straordinaria idea che è l’Associazione per l’Arte Le Stelle, di lasciarmi qualche riga per dire quale gioia provo da quando scrivo di arte visiva, da questo mio piccolo osservatorio, ricercando il giusto contatto tra il microcosmo racchiuso in ogni opera e il mondo esterno.
Attraverso il messaggio artistico contemporaneo, nelle forme sempre nuove e diverse in cui mi si offre, anzi guidata da questo, posso dire anch’io “e quindi uscimmo a riveder le stelle”, nella dimensione di un’esperienza condivisa che, maturata nel tempo, porta verso il bello, inteso come equilibrio creativo di linguaggio e significato, conducendo lo sguardo verso l’alto, verso altri e nuovi orizzonti.

Carmela Perucchetti

 

artisti:
Paolo Amerini (Prato ),Umberto Anti (Verona ), Enzo Archetti (Monticelli Brusati BS ), Alberto Balletti (Treviso ), Cesare Benaglia (Val Brembo BG ), Gianfranco Bergamaschi (Milano ), Angelo Bezzi (Ghedi BS ),Franco Bianchetti (Capriolo BS ), Michela Bianchi (Brescia ), Luigina Boemi (Ramacca CT ), Remo Bombardieri (Brescia ), Ettore Bonessio di Terzet (La Spezia ), Beppe Bonetti (Rovato BS ), Angelo Bordonari (Brescia ), Mino Botti (Iseo BS ), Gianluigi Braga (Gussago BS ), Gigi Bragantini (Verona ), Marco Brenna (Como ), Gianni Bucher (Milano ), Mara Cantoni (Brescia ), Angelo Capelli (Villa d’Almè BG ), Jessica Cappellari (Varese ), Fabio Massimo Caruso (Orvieto TR ), Lillina Cavaggioni (Venezia ), Andrea Cereda (Lecco ), Loredana Cerveglieri (Alessandria ), Rosabianca Cinquetti (Verona ), Dino Coffani (Montichiari BS ), Clelia Cortemiglia (Sesto San Giovanni MI ), Elena Deligia ( Roma ), Nicola D’Emma (Genova ), Laura Facchini (Prato ), Armando Fettolini (Milano ), Fiuto Rama (Milano ), Roberto Formigoni (Brescia ), Simona Fumagalli (Lomagna LC ), Gabriella Furlani (Maracay ), Giuliano Gaigher (Treviglio BG ), Carla Galli (Urbino ), Giovanni Galli (Urbino ), Giuseppe Gallizioli (Brescia ), Fabio Massimo Gandossi (Salò BS ), Valter Gatti (Monza ), Giacomo Ghezzi (Gratella CR ), Antonio Gigante (Lecce ), Giuliano Giussani (Fara Gera d’Adda BG ), Cino Granata (Verona ), Helene Gritsch (Innsbruck ), Giorgio Guaini (Desenzano BS ), Ken Damy (Orzinuovi BS ), Francesco Landucci (Caprese M. AR ), Giusi Lazzari (Motta Baluffi CR ), Mancino (Verona ), Giuseppina Marchetti (Tremosine BS ), Giovanni Marconi (Zevio VR ), Eugenio Mombelli (Brescia ), Giuseppe Monguzzi (Lissone MI ), Giulio Mottinelli (Garda BS ), Michele Mottinelli (Brescia ), Angela Naspro (Bari ), NidEle (Elena Deligia – Nicola D’Emma ), ), Giacomo Nuzzo (Fara Gera d’Adda BG ), Carlo Oberti (Premasello Chiovenda VB ), Luciano Pea (Gottolengo BS ), Mariella Perani (Bergamo ), Alfa Pietta (Romano di Lombardia BG ), Sergio Piva (Rovato BS ), Cristiano Plicato (Calastra AG ), Silvia Polizzi (Roma ), Fabio Massimo Presti (Catania ), Rudy Pulcinelli (Prato ), Giuseppe Riccetti (Cortona AR ), Alberto Rizzini (Bardolino VR ), Roberto Rossatti (Tirano SO ), Camilla Rossi (Brescia ), Franco Rovetta (Brescia ), Hermann Josef Runggaldier (Ortisei BZ ), Lino Sanzeni (Bagnano di Corzano BS ), Sandro Sardella (Varese ), Enrico Savelli (Pistoia ), Umberto Sbaraini (Orzivecchi BS ), Franco Solina (Brescia ), Edoardo Stramacchia (Anfo BS ), Marco Sudati (Cremona ), Elisa Tajola (Lumezzane BS ), Marco Tancredi (Brescia ), Giovanni Teruzzi (Brugherio MI ), Tito (Colli al Volturno IS ), Rinaldo Turati (Concesio BS ), Silvia Venuti (Varese ), Piero Viti (Volterra PI ), Ermanno Volpi (Milano ).