N°5
16 settembre – 9 ottobre 2011
Brescia, San Zenone all’Arco Concesio, Antica Chiesa Parrocchiale di Sant’Andrea
Con la mostra Sulla tua Parola, nelle due sedi di Sant’Andrea a Concesio e San Zenone a Brescia, prosegue, nell’ambito della XII Settimana Montiniana, la proposta di riflessione sullo spazio sacro a cura dell’Associazione per l’arte Le Stelle di Brescia. Il progetto espositivo giunge quest’anno al compimento di una trilogia iniziata nel 2009 con Nella luce, doppia istallazione di Luciano Pea e Rinaldo Turati sul valore simbolico e sacrale della luce, proseguita nel 2010 con Oltre l’attesa, dove le sculture di Hermann J. Runggaldier hanno focalizzato l’attenzione sull’uomo con la propria carica di fisicità e di interiore complessità.
La Luce, l’Uomo, e ora la Parola, più ampiamente la necessità della memoria, del dialogo, della trasmissione del pensiero cristiano nel cammino di una umanità che in esso si riconosce.
Progetto senz’altro impegnativo, che ha trovato in Bruno Lucchi, noto scultore trentino, un appassionato interprete che ad esso ha saputo dare forma, con opere recentissime e molti inediti appositamente realizzati. Un felice incontro con la sensibilità di un artista incline ad una espressività pensosa e rasserenante, con le sue figure in equilibrio armonico nello spazio, mute forme di terra, la materia più amata, e di vento che pare scavarle e levigarle nell’inesauribile lavoro delle superfici, ma anche nel continuo superamento e rinnovamento di temi, di tecniche e materiali, alla ricerca di sempre nuove possibilità espressive, dai bassorilievi ai recentissimi mosaici, o all’utilizzo dell’acciaio corten in simbiosi con la terracotta.
Nella ex chiesa di San Zenone lo spazio appare ripartito in zone distinte e dialoganti sul tema della Parola e della secolare formazione della cultura cristiana , tradotta visivamente nell’ideale ricostruzione di un ambiente di studio, nel quale si ambientano le alte figure in terracotta e corten di papa Paolo VI e dei monaci, infaticabili trasmettitori dei testi sacri . Attraverso la terracotta prende forma la suggestione di antichi luoghi, con volumi variamente raggruppati e allineati che ripercorrono la lenta stratificazione della tradizione cristiana.
La presenza umana nella navata si configura con Dialogo, formato da cinque figure femminili disposte in cerchio, in pensosa relazione; al gruppo scultoreo fanno da contrappunto, sulla parete di fondo, piccole formelle con impresse le lettere che compongono la scritta Sulla tua Parola.
Sulle pareti laterali campeggiano formelle liberamente sviluppate attorno al percorso evocativo dell’istallazione, che si inserisce pienamente nella più ampia ricerca espressiva di Bruno Lucchi sul tema della memoria. Spicca infine, nella navetta laterale, dove si trova l’antico affresco dell’Annunciazione, la memoria del sacrificio di Cristo con Golgota,
Scenario diverso si apre nella antica parrocchiale di Sant’Andrea a Concesio, che le sculture di Bruno Lucchi esaltano come luogo abitato dall’umanità. Domina il lato destro della navata la schiera dei Guardiani del silenzio, figure in terracotta patinata assise su alti scranni metallici, come erose dal vento che ne smussa i contorni e ne segna le superfici rendendole indefinite, esseri androgini che rimandano alle origini del tempo. A loro il compito di scandire il percorso verso l’altare, di condurre anche visivamente l’occhio umano verso di esso, in una sorta di catarsi che parte dal gruppo di figure femminili poste a terra, all’ingresso, allegorie della Fierezza, del Sogno, della Contemplazione., accentuando il messaggio di naturale tensione dell’umanità verso un mondo superiore che la trascenda.
Completano il percorso la Donna alla finestra e i due gruppi scultorei Luce e Simbiosi, esempi importanti della ricerca plastica di Bruno Lucchi, tesa al raggiungimento di una purezza formale capace di dialogare con lo spazio. L’istallazione sull’altare detta il messaggio di fondo, attraverso la grande stele verticale, che incorpora la citazione evangelica “sulla tua Parola”, cui corrisponde, sull’altare, la presenza del Verbo che si fa carne con il libro sacro accanto al pane e al calice.
Significativa la scelta di Bruno Lucchi di inserire nei due ambienti sacri la terracotta come elemento predominante, sottolineando una continuità tra antico e contemporaneo, sul filo di un legame con la terra, elemento base della natura.
Carmela Perucchetti
artisti:
Bruno Lucchi